D-ante factum
Tutto sta per accadere.
Un uomo, il suo tormento, l'estasi
La poesia è connata all'anima e a volte si manifesta nel linguaggio sublimandolo.
E l'uomo diventa poeta.
Il fuoco dell'intimo caos, forza lavica ribollente, divoratore instancabile dell'anima,
sta per compiere la sua evoluzione e trasformarsi in materia sublimata :
la poesia diventa parola.
L'amore, sintesi poderosa dell'insufficienza dell'uno, è l'innesco del processo d'ispirazione:
è una donna che attende l'inevitabile senza alcuna fretta.
La sua presenza rassicurante garantisce l'approdo al lido terreno dell'opera compiuta,
femmineo angelo custode della fragilità umana.
Nel suo nome è espressa l'essenza stessa dell'arte, l'eden in terra,
simbiosi camaleontica degli eterni opposti,
del bene e del male,
dell'odio e dell'amore,
dell'inferno e del paradiso dell'animo umano ,
actrix beata ,
Beatrice.
L'uomo Dante tiene quasi distrattamente tra le mani quei fogli bianchi,
un po' sgualciti dall'intimità quotidiana dell'uso ricercato dell'eloquenza,
in una posa elegantemente retorica,
quale richiede il rigore della propria missione.
L'apparenza di quella posa di pacato distacco
è svelata dalla ridda di sabba e preghiera circostante,
in cui il tormento dell'intima convivenza
tra le sue più spaventevoli raffigurazioni
e il desiderio di conforto e quiete,
attende di placarsi .
Non c'è però disperazione, solo ineluttabile attesa.
Monica Colonna